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2012 giugno – Kôdô -Scuola Oie-ryu – Maestra Higashi

 

    

 

Lunedì 21 giugno 2012 il nostro Centro ha ospitato la  suggestiva cerimonia dell’incenso, Kôdô, condotta dalla Maestra Higashi della Scuola Oie-ryu.

Il  Kôdô, che significa “via dell’incenso”, ha lontane origini; l’incenso () ha sempre giocato un ruolo importante nel Buddhismo, come offerta di purificazione, grazie alla sua capacità di rilassare la mente e di espandere la consapevolezza spirituale; una via che faceva già parte delle arti tradizionali giapponesi sin dal IX secolo. Troviamo già nel più antico romanzo della tradizione giapponese, il Genji Monogatari, riferimenti all’incenso ed al suo uso per profumare abiti, acconciature, ambienti.

Ancor oggi in Giappone l’arte dell’incenso viene coltivata nel suo senso originario, come strumento che aiuta a ritrovare concentrazione e quiete. Coltivare se stessi ed elevare lo spirito attraverso un’arte affascinante di profondo valore estetico e spirituale, questi sono gli scopi fondamentali del Kôdô.
Così come nell’ikebana si impara ad “ascoltare” un fiore, percorrendo questa “via”  si impara ad “ascoltare” la fragranza dell’incenso “con le orecchie dello spirito”,  coltivando uno stato di pace ed armonia interiore.

Nell’esperienza vissuta al nostro Centro abbiamo condiviso i momenti della cerimonia del Genjikō, un’immersione sensoriale e meditativa nel mondo delle fragranze. In silenzio, uno dopo l’altro, ci siamo passati per cinque volte il brucia-incenso (kōro) preparato dalla Maestra; ognuno ha “ascoltato” il messaggio di ciascuna fragranza tenendo il contenitore nel palmo della mano sinistra e coprendo la parte alta con la mano destra, lasciando un piccolo foro per la fuoriuscita del profumo. Abbiamo inspirato delicatamente ed odorato la fragranza, poi espirato girando il capo verso sinistra e in basso. Ci sono stati proposti cinque “ascolti” di incenso che abbiamo rappresentato con cinque linee verticali, quindi siamo stati invitati ad unire con una linea orizzontale quegli incensi la cui fragranza ci sembrava identica.

Questo rituale è collegato al famoso romanzo del Genji Monogatari; si dà vita ad una sorta di gioco in cui sono possibili 52 combinazioni dei cinque incensi proposti ed ogni combinazione corrisponde ad un capitolo dell’antico testo. Un gioco che viene da un tempo lontano e che non ha solo lo scopo del riconoscimento delle fragranze, per loro natura sempre fugaci e sfuggenti; ciò che conta è la via per arrivarvi, una via che richiede un’attitudine evocativa e meditativa; richiama ricordi, sentimenti, emozioni e ci offre l’occasione di  guardare con calma nella nostra mente, mentre traiamo godimento e benessere da un’esperienza che parla ai nostri sensi ed al nostra interiorità.