L’arte dell’Ikebana originariamente chiamata Kado, che significa “Via dei Fiori”, é una Via di coltivazione si sè attraverso la dimensione estetica. Essa non si limita alla sola realizzazione di una composizione floreale ma aiuta a creare uno stato di calma e di serenità, a ritrovare le proprie qualità e valori umani.
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Corso di ikebana 2024-25
3 cicli indipendenti di 8 lezioni
durata 2 ore a lezione
Il corso prevede una lezione alla settimana
Gruppo mercoledì ore 15,30 – Gruppo mercoledì ore 18.30
Gruppo giovedì ore 10,00 – Gruppo giovedì ore 15,30 – Gruppo giovedì ore 18.30
(max 15 partecipanti per gruppo)
inizio previsto : 16/17 ottobre 2024
PRIMO CICLO
gruppi del mercoledi:
16/23 ottobre 6/13/20/27 novembre 11/18 dicembre
gruppi del giovedi:
17/24 ottobre 7/14/21/28 novembre 12/19 dicembre
SECONDO CICLO
gruppi del mercoledi:
gruppi del giovedi:
TERZO CICLO
gruppi del mercoledi:
gruppi del giovedi:
*max 15 partecipanti per gruppo*
PER INFO E PRE-ISCRIZIONI :
Maria Derossi
tel. 333.5429426
mariade0310@centrodiculturagiapponese.org
modulo di iscrizione online ( riservato ai soci )
Iscrizioni dal 7 al 12 ottobre 2024
Il Centro è una associazione culturale senza scopo di lucro.
Per accedere ai corsi e attività è necessario essere soci.
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Video: Ikebana, la Via dei Fiori
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Sull’acqua del vaso,
i pochi materiali e i piccoli rami, esprimono un paesaggio bellissimo e illimitato.
L’immagine di una montagna, di un bosco, di un lago.
E questa vista, è come il paese di Dio:
uno spazio infinito, in un tempo eterno.
Se ascoltiamo bene,
da ogni elemento ci giunge come il suono di una musica.
Una grande rappresentazione, come un teatro, si svolge di minuto in minuto
attraverso i mille cambiamenti delle figure.
Si avverte,
il paesaggio delle nuvole sulle montagne, il suono del vento nel bosco, il profumo dei fiori nei campi.
Le foglie che cadono e i fiori che appassiscono ci esprimono il sentimento di mujō,
che nulla permane immutabile.
Ma il colore sempre verde del pino d’inverno, ci richiama alla verità eterna che mai muta.
Soltanto colui che non ha orecchi per sentire i rumori del mondo,
può intendere i messaggi della Natura
e ricreare nella composizione uno spazio cosmico simbolico.
(il monaco Ikenobo, sec XXVII)